“Assetati d’ideale nell’addio non udiste il
nostro gemito ed ora le salme composte nel santissimo tempio dove la forte
giovinezza crebbe nella fede. A noi chiedete i suffragi nell’amore alla patria
unico premio non sia vano l’olocausto”. Sotto queste parole scolpite nel marmo
in memoria dei caduti della prima guerra mondiale è stato officiato, stamani, nella
cappella del Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni un rito solenne per
ricordare i caduti cavesi ed il Caporale Maggiore Capo Massimiliano Randino. La
cerimonia presieduta dal Reverendo Antonio Landi ed organizzata dal comitato
per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni ha visto la presenza del
comandante Felice Caporaso del 45 Battaglione Vulture di Nocera Inferiore, dei familiari
dell’eroico Massimilano Randino, dell’associazione bersaglieri a riposo di Cava
de’ Tirreni e di tutti i componenti del comitato per il Sacrario Militare. “La
morte –ha sottolineato Don Antonio Landi- è solo un transito verso la vita
eterna. Ogni attimo della nostra vita è prezioso”. “Sono felicissimo per la
straordinaria partecipazione a questa cerimonia –ha dichiarato il presidente del
comitato per il Sacrario Militare Daniele Fasano riferendosi alla folla
traboccante in chiesa– Tra pochissime ore rimembreremo quanti sono morti in
guerra rendendo omaggio al monumento in piazza Abbro. Alle 15.15 il vescovo
Orazio Soricelli ed il sindaco Marco Galdi verranno al sacrario nel civico
cimitero dove deporranno una corona per tutti i caduti”. Momenti di commozione
al ricordo del militare insignito della Croce d'Onore alla memoria. “Per me
Massimiliano (Randino n.d.r.) –ha aggiunto Fasano- è un fratello caro. Ricordo
ancora quando, nel 2009, lo vegliai per quattro ore nel santuario di S.
Francesco. Da allora, voi Randino siete diventati la nostra famiglia”.
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la cerimonia del 2 novembre al Sacrario |
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Don Antonio Landi |
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